PEREZ
Roadie si nasce. Perez si diventa!
“Se è vero che roadie si diventa imparando, è altrettanto vero che con quest’ attitudine si nasce”.
Perez si occupa principalmente di audio e musica in diversi contesti. Ricopre la mansione di backliner/personal backliner.
Ha il compito di gestire e curare la strumentazione musicale, coordinare i movimenti in palcoscenico. È salito su un palco per la prima volta nel 1987. Come musicista, ma come sottolinea “l’occhio era già tecnico”.
È sound designer/fonico e musicista dei tour ai quali partecipa “Mi avvalgo di un personale project studio dove realizzo registrazioni musicali e documentari”.
Perez approda a Casale del Treja nel 2010, per la prima edizione di Parole dì Lulù. Facile immaginare che sia arrivato lì grazie al suo lavoro. Invece no.
“Quando ci fu la notizia del primo “Parole di Lulù” ancora non conoscevo Shirin e Niccolò come persone, non avevo mai lavorato per Niccolò, non avevo conosciuto Olivia; ma la forza del loro messaggio arrivò forte e mi scosse molto, spingendomi a ragionare e rivedere alcuni aspetti della mia vita. Sentivo che avrei trovato la risposta ai miei pensieri partecipando a quella giornata”.
Perez segue l’istinto. Ascolta il suono di quella domanda che gira nella sua testa. Lui che di suoni se ne intende si propone come volontario. Vuole fare qualcosa. Decide di rincorrere una risposta più grande.
“Quel giorno mi ritrovai a fianco dei coordinatori della “sicurezza area”, una cosa totalmente nuova per me: gestione e coordinamento dei parcheggi, navette, generatori di corrente, bagni chimici, illuminazione notturna, transenne, comunicazioni radio, segnalazioni, gasolio e via dicendo. Una mansione che per sua natura mi portò a muovermi in lungo e largo fianco a fianco a tanti volontari. Ho incontrato gli sguardi delle persone accorse. Ho percepito le loro sensazioni. Ho respirato il via vai intenso e costante di tutta la giornata”.
Il significato di quel 30 agosto 2010 è stato così forte che si rinnova sempre. Anche per la settima edizione Perez sara’ presente. “Per me resta una giornata decisamente significativa e realmente solidale. Partecipare è un modo di rinnovare la profonda fiducia e la stima che ripongo nei suoi ideatori”. E, ci piace pensare, di ritrovare sempre il suono di una risposta giusta.