BAFE’
TRA PAGINE SCRITTE E RACCONTI DEL CORPO.
Bafè – avventure per giovani , o semplicemente Bafè, è un sogno, un’avventura nata 5 anni fa quando Rossella e Fabio hanno unito le loro passioni: per la lettura, per il racconto di storie per bambini ed adulti lei, per il linguaggio del corpo e il coinvolgimento delle emozioni lui.
Nel Settembre 2013 una piccola porta azzurra si è aperta ai bambini, alle famiglie e agli adulti dall’orecchio acerbo.
Raccontano storie, varcano soglie, girano pagine colorate e fitte di parole, ma soprattutto giocano con la storia personale di chiunque vi entri in contatto, quella nascosta dentro ognuno di noi, provando a leggere il primo, grande libro che ogni giorno viene scritto, il nostro corpo.
Eterogenee e numerose le attività: letture animate, laboratori emotivo-sensoriali, attività nel verde della natura o sotto le coperte (pigiama party), cineforum, gioco- teatro, formazione per adulti, per bambini da 0 a 10 anni e per i loro genitori.
“Lontani da ogni presunzione pedagogica” -ci raccontano- “il nostro faro è la gioia espressiva, il puro piacere del fare e della scoperta di sè”.
Perché partecipare a Parole di Lulù?
“Io e Fabio ci occupiamo di infanzia da cinque anni, ma forse non abbiamo mai interrotto quella comunicazione con i bambini che vivono in noi, sotto queste mentite spoglie di adulti.”
Chi sono i sognatori, gli avventurieri di Bafé? Rossella Greco si è laureata in filologia moderna e si occupa da tempo di editoria e promozione della lettura.
Appassionata di letteratura illustrata per bambini, scrive, legge e racconto storie, da quest’anno, anche alla radio, Radio Zammù – radio dell’università degli studi di Catania.
Fabio Landolfo si è formato a Roma secondo il metodo della Globalità dei Linguaggi ( Roma Tor Vergata) ideato da Stefania Guerra Lisi. Lavora con il corpo e le emozioni, con l’infanzia e la disabilità, utilizzando il gioco e il racconto come metafora privilegiata su cui far viaggiare l’espressività.
Per Rossella e Fabio “Parole di Lulù è un’occasione speciale per unire sinergicamente cuori e mani, per amare e costruire, insieme”.
I bambini sono una promessa, a loro dobbiamo le energie migliori, per loro dobbiamo e possiamo costruire un presente che li chiami per nome, senza retorica.
A cura di Mila comunicazione